Il trionfo culturale di Grotte di Castro: il primo Festival del Pensare “Incastro” supera le aspettative.

Il piccolo paese medievale di Grotte di Castro ha concluso con successo l’edizione inaugurale del suo “Festival del Pensare Incastro”, dimostrando che eventi culturali di alto livello possono prosperare anche in piena estate. Nonostante le condizioni meteorologiche avverse dell’ultimo giorno, il festival, organizzato con passione e promosso dall’amministrazione comunale, ha attirato un pubblico impressionante e ha già puntato alla seconda edizione nel 2026.

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Il festival, che ha riunito personalità di spicco dalla filosofia alle neuroscienze, è stato un’iniziativa coraggiosa per il borgo dell’Alta Tuscia. Il sindaco Antonio Rizzello ha dichiarato con orgoglio che la “scommessa” iniziale del paese era una clamorosa vittoria. “Prima ancora che il festival iniziasse, ho dichiarato che il nostro paese stava facendo una scommessa: promuovere la cultura nel pieno dell’estate”, ha spiegato il sindaco Rizzello. “Il nostro obiettivo era attrarre turisti e mettere in primo piano il nostro borgo, la sua bellezza e il suo patrimonio”.

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Una scommessa che ha dato i suoi frutti, con circa 700 partecipanti nei tre giorni. “È un buon risultato, perché la città e il suo tessuto hanno risposto molto bene, seguendo il festival con attenzione”, ha aggiunto il sindaco.

Il Prof. Francesco Orzi, Direttore Scientifico del festival e Assessore Comunale alla Cultura, ha confermato il profondo impatto dell’evento. “Volevamo stimolare il pensiero critico e sembra che il pubblico abbia accolto con entusiasmo questa sfida in tutte e tre le giornate di interventi su neuroscienze, etologia, filosofia, arte e psicoanalisi”, ha dichiarato Orzi. Ha espresso profonda soddisfazione, osservando: “Non era scontato avere il tutto esaurito ogni giorno, nonostante la pioggia di domenica. Abbiamo favorito contatti, interazioni e condivisione di esperienze, in particolare durante i laboratori pratici sul Lago di Bolsena”.

Orzi ha aggiunto che il festival ha instillato un cruciale senso di possibilità nella comunità. “Il festival ci ha dato la sensazione che possiamo uscire dal torpore della nostra città, che qualcosa di nuovo è davvero possibile a Grotte di Castro, che le cose possono iniziare a cambiare e che investire nella cultura paga davvero, anche economicamente”, ha affermato.

Il programma completo ha sapientemente coniugato riflessione approfondita e divulgazione, con un cast stellare di relatori provenienti da diversi ambiti. Tra i nomi più noti figurano matematici e filosofi come Piergiorgio Odifreddi, l’etologo Enrico Alleva, la storica dell’arte Annie Cohen-Solal, il neuroscienziato Salvatore Maria Aglioti e il bioeticista Gilberto Corbellini, oltre ad altri come Charles Guttmann, Marco Francesconi, Daniela Scotto di Fasano, Luciano Dottarelli e Alessandro Zocchi.

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Tra gli eventi più significativi, anche le narrazioni scientifiche e musicali di Ettore Perozzi, i workshop esperienziali sulle rive del lago di Bolsena condotti da Fab Lab Lazio Innova e Neurons e le visioni poetiche del talento locale Michelangelo Gregori.

Un momento particolarmente toccante per la comunità locale è stata la proiezione di “Una risata ci salverà”, un documentario del giovane regista Michelangelo Gregori, originario di Grotte di Castro. “Sono entusiasta dell’apertura culturale che si è aperta a Grotte di Castro, dove sono nato e cresciuto”, ha dichiarato Gregori. “Portare qui il mio documentario dopo che ha viaggiato per il mondo è per me un nuovo punto di partenza, non un punto di arrivo”. Ha raccontato quanto sia stato speciale vedere il professor Odifreddi salutare calorosamente lo zio, sottolineando la loro amicizia, e quanto il pubblico abbia apprezzato la rivisitazione del tema “ancora molto divisivo” del film, la satira sulla religione. Il documentario è disponibile online per la visione su unrisatacisalvera.it.

Nell’ambito del Festival del Pensiero “Incastro”, in programma dall’11 al 13 luglio a Grotte di Castro, il Gruppo Fotografico f8 presenta la mostra “Vedere Oltre”. Questa avvincente collezione esplora la natura stessa della percezione e della visione fotografica, offrendo ai visitatori l’opportunità di riconsiderare il nostro modo di interagire con il mondo che ci circonda.

“La mostra è un esperimento collettivo di espressione visivo-emotiva – dice Maurizio Di Giovancarlo ideatore del progetto -Ogni fotografia, meticolosamente incorniciata in un pannello di un metro quadrato, rappresenta una sensazione visiva ed emotiva. Il concetto centrale nasce dall’idea che la realtà, nella sua forma più pura, spesso sfugge alla nostra percezione cosciente. Questo è particolarmente vero per la fotografia, se limitiamo la sua definizione a un mero metodo tecnico di riproduzione delle immagini. “

È stata resa possibile per la fattiva collaborazione dell’associazione culturale Caffè Menerva. Il  progetto fotografico ideato da Maurizio Di Giovancarlo In collaborazione con il Gruppo Fotografico f8 vedrà questi autori Esposti: Antonella Tonnicchi, Maurizio Di Giovancarlo, Claudio Sarti, Claudio Polvanesi, Ernesto Spaziani, Ludovico Ciprini, Mirella Meschini, Ornella Banco, Salvatore De Mitri, Aurelio Sidoti, Maria Olimpia Orsalin ei Giuseppina Natale.

Il Festival del Pensare Incastro ha già lasciato un segno indelebile in questo borgo dell’Alta Tuscia. Il successo della sua prima edizione, che ha sfidato aspettative e meteo avverse dell’ultima giornata, ha consolidato l’ambizione di Grotte di Castro di posizionare la cultura come motore trainante per l’intero territorio, con la prossima edizione già prevista per il 2026.

Tutte le immagini del Festival qui sotto

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