Anche il borgo famoso per la produzione della Patata IGP Viterbese ha i suoi murales.
In questo periodo di “comunicabilità artistica” dove diversi borghi della Tuscia si danno da fare realizzando murales di vario tipo, dalle fiabe, vedi Sant’Angelo di Roccalvecce , Acquapendente con le opere legate a UrbanVision, oppure la storia del proprio passato con Marta e Valentano che hanno condiviso il bando della Regione Lazio Street Art allargando cosi la comunità dei borghi della Tuscia sempre più colorata per farla tramutare anche in attrazione turistica-culturale e per farsi conoscere da un pubblico più vasto e più giovane.
Ecco, il solo pensiero di questi segni colorati su intonaci e tufo che coprono le pareti delle nostre case mi fa ritornare in mente una parete di un piccolo fabbricato, posto sotto lo sperone della Basilica della Madonna del Suffragio patrona del borgo dell’alto Lazio, dove tanti anni fa s’iniziò un progetto che ebbe inizio e fine nello stesso momento ma che ha lasciato un segno tangibile di quel momento artistico.
Quel momento è impresso sul quel semplice muro e riporta quattro opere di uno dei più importanti muralisti italiani che ha il nome di Francesco Del Casino. Il maestro, senese di nascita, è definito il padre del muralismo orgolese ed ha lasciato alla comunità di Grotte di Castro quattro opere uniche nel suo genere, dove si vedono in modo espressivo lo stile e l’influenza di due grandi come Guttuso e Picasso, e che il maestro Francesco Del Casino ha saputo sapientemente miscelare in questo spaccato di Grotte di Castro. Sono passati ben ventisei anni, e di acqua vento e sole ne hanno presi abbastanza che ormai si riesce a vedere ancora qualcosa di quei bellissimi disegni, ma sono arrivati al limite ancora qualche anno e saranno solamente dei ricordi di chi ha avuto la possibilità di ammirarli.
Ci vorrebbe un progetto valido di recupero, di restauro e riqualificazione delle opere che potrebbero essere un validissimo volano turistico- culturale per il borgo di Grotte di Castro in quanto sono capolavori originali del suo genere, realizzate da un artista di altissimo valore conosciuto e apprezzato, e che non esistono in altri luoghi della nostra Regione cosi facendo, possono far diventare il borgo dell’alto Lazio un punto di riferimento per chi è amante di questo tipo di pittura.
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