La tenue luce di una mattina di novembre lambisce le fronde dei faggi secolari, a fatica riesce a illuminare il manto giallo di foglie che il vento ha formato in questi giorni, soffiando da est.
Tra il silenzio, ogni tanto rotto da piccole grida di stupore fatte da persone che sicuramente vedono per la prima volta questo luogo, dicevo tra il silenzio percepisco gli odori del muschio fresco, di foglie marce e legno bagnato e nient’altro dietro i miei passi per raggiungere la cima della Faggeta Vetusta di Soriano nel Cimino che dal 2017 è Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità dell’Unesco.
Un nostro Patrimonio che dobbiamo mantenere tale rispettando le regole di comportamento quando siamo all’interno di questo scenario naturale unico nel suo genere.
Della serie “consigli non richiesti” vi posso suggerire una bella camminata fotografica rigenerante immersi nella natura più vera, e in uno dei luoghi più belli che la Tuscia offre ai visitatori, e che in questo momento dell’anno ha un fascino particolare.
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