Aurelio Sidoti – Blu – Rosso – Verde – Bianco

Blu
 
Secondo Kandinsky, il blu è il colore della spiritualità, della trascendenza. E quando il blu è più intenso, esprime ancora di più l’aspirazione dell’uomo all’eterno. Si chiamava il “Cavaliere Blu” il gruppo di Kandinsky e dei giovani artisti che interpretarono in Germania la spinta delle avanguardie all’inizio del secolo scorso.
Queste immagini raccontano una passeggiata a Berlino, cercando di interpretare la città, il suo cielo, le sue architetture, attraverso la presenza del blu. Siamo nei luoghi che sono stati al centro delle tragedie del Novecento, e la profondità del blu ci esorta qui a fermarci a pensare, a riflettere, a non dimenticare.

Rosso

“Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. Non so perché. C’è un silenzio profondo, ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi. Forse è rosso. Ed entri in un altro mondo.” (David Lynch).

Il sipario è rosso, come in ogni teatro. E dietro quella cortina rossa si apre il mondo della fantasia, dell’immaginazione, della creatività.

Nel mondo della fantasia il rosso è il colore che predomina: il rosso è il colore della forza, dell’energia, della passione. Queste immagini mostrano alcune situazioni in cui la potenza del rosso esplode nelle città, nelle architetture, nelle statue, nei murales, nelle fontane.

E possiamo provare a immaginare che in situazioni come queste, finalmente, la fantasia possa arrivare a prendere veramente – una volta per tutte – il potere. Il potere di emozionare, di scuotere le coscienze, di indurre alla riflessione.

Verde

Il verde in una città è troppo spesso abbandonato, compresso, degradato, a tutto vantaggio dell’asfalto e del cemento.

Ma se la città in questione è Roma, il verde emerge, con un contorno spettacolare di memorie storiche e monumentali, inserito nelle ville storiche, in cui sopravvivono, miracolosamente preservati nel corso dei secoli, frammenti della campagna laziale, inseriti nel cuore stesso della città.

Il mio breve racconto fotografico mostra quindi la ricerca del verde durante una passeggiata mattutina in una delle più grandi ville romane (Villa Pamphili).

Vediamo come i riflessi in un piccolo specchio d’acqua diano l’illusione di trovarsi davanti ad un’isola incantata. E subito dopo, come il verde si imponga attraverso le arcate di un antico acquedotto. Poi, il verde esplode nella magnificenza di un giardino all’italiana ideato nel Settecento. E, infine, la passeggiata in villa si chiude con la sorpresa di un cespuglio che fornisce una inaspettata cornice verde all’inconfondibile profilo, in lontananza, della cupola di Michelangelo.

Bianco

I viaggiatori che nei secoli passati, provenendo da tutta l’Europa, valicavano le Alpi nel corso del Grand Tour avevano spesso come prima tappa, al loro ingresso in Italia, la spettacolare visione del ghiacciaio del Monte Bianco.

Il mio breve racconto fotografico vuole partire allo stesso modo dal Monte Bianco, preso idealmente come elemento simbolico, già nella sua denominazione, della potenza espressiva del bianco.

Così dal Monte Bianco parte il mio personale Grand Tour attraverso l’Europa, alla ricerca di immagini caratterizzate dalla luce, dalla potenza e dalla purezza del bianco: ecco il viaggio verso una cascata alpina, verso le architetture mediterranee rappresentate da una antica pavimentazione romana e da una torre nelle Cicladi, per finire con una singolare opera d’arte settecentesca.

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