La festa del Corpus Domini a Orvieto, la pioggia non prevista dalle moderne e infallibili app, la storia di Sigeri con Eleonora e le foto in bianco e nero.
Sembra paradossale ma vi giuro che scrivo che le immagini le penso in bianco e nero e poi mi ci vengono. Parto verso le otto di domenica mattina, 2 Giugno, direzione Orvieto (da casa mia sono 25 minuti di macchina), il cielo è coperto ma tutte le app di meteo che ho a disposizione mettono una goccia di pioggia verso le 13. Penso che ha quell’ora avrò già bello che finito il mio racconto fotografico di una delle manifestazioni più sentine dal popolo orvietano, la Processione con il Corporale del Miracolo di Bolsena, accompagnata per le vie del centro storico dal bellissimo Corteo Storico Lea Pacini di Orvieto.
Arrivo e parcheggio nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Orvieto Scalo. Caffettino, in un noto bar della zona famoso per la sua buonissima pasticceria e poi mi accodo alla fila che si già formata alla biglietteria della Funicolare che da lì a poco mi porterà al centro storico di Orvieto. Entro nel vagone già pieno di turisti asiatici e del nord Europa (unici italiani io e una coppia di anziani della Valtellina in vacanza). La Funicolare mi porta fino a Piazza Cahen, con il suo bel parcheggio già mezzo pieno alle 8,30 di mattina. Imbocco il Corso, che prosegue fin sotto la Torre del Moro.
È una mattina silenziosa, ma ancora per poco: i tamburi e il brusio della gente animeranno questa giornata. Quattro passi ancora e davanti al Duomo mi accoglie una brutta sorpresa: inizia a piovere. A piovere?! Guardo di nuovo sul cellulare le app meteorologiche e nessuno mette pioggia, vatti a fidare. La pioggia diventa intensa e tanta gente sprovvista di ombrello entra nella Basilica un po’ per ripararsi, ma soprattutto per avere notizie su quale sarà il futuro della mattina, della Processione e del Corteo Storico.
Tutti con il naso all’insù ma le nubi non si spostano di un millimetro, la pioggia continua a cadere e i minuti passano finché non arriva la notizia ufficiale che decreta l’allungamento dell’uscita sia della Processione che del Corteo Storico causa la pioggia. Una piccola celebrazione viene fatta all’interno della Basilica con la Processione del Corpus Domini con il Corporale del Miracolo Eucaristico di Bolsena.
Esco dal Duomo che ancora piove, giro l’angolo e vengo rapito da una scena bellissima che mi catapulta nel medioevo. Le nubi sopra di noi si fanno più dense e il pellegrino quasi a fatica raggiunge la porta centrale del Duomo. Si vede che è un uomo stanco e che arriva da lontano. Il viaggio da Santiago è stato duro. Sigeri ora è alla porta della verità. Una storia lo tormenta, il Cristo il sangue la sua Resurrezione. Incontra vicino alla porta una popolana dal nome di Eleonora che gli comincia a raccontare di un Miracolo, di una Cattedrale che qualcosa esiste e insieme con questo credo ripartono su strade tortuose e polverose con la felicità che gli riempie il cuore e la gioia nell’anima. Mi giro e i due spariscono avvolti dalla pioggia che ancora cade sui lastroni del sacrato del Duomo. Rifaccio il percorso inverso della mattina, adesso il corso è popolato di tanti turisti e orvietani che hanno atteso per un anno questo momento di festa guastata dalla pioggia non prevista da nessuna app.
Al termine della storia devo ringraziare Alberto ed Alice, che fanno parte del Corteo dei Popolani, e che si sono prestati per questa storia fotografica.
