La giornata più lunga del popolo martano, il 14 Maggio il giorno della festa della Madonna Santissima del Monte con i passanti con Le Passate. Una tradizione che viene tramanda da madre a figlia, da padre in figlio.
Il mio Racconto scritto e la gallery con ben 280 immagini.
“Al Monte rivolgiamo lo sguardo, il canto di lode ci sveglia al mattino, fiduciosi saliamo per essere con te. Scrigno prezioso di lacrime grate, e trovare rifugio, conforto e speranza.” Questo è l’inizio della preghiera del Vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza dedicata alla Madonna Santissima del Monte di Marta celebrata come ogni anno il 14 Maggio e che vede la sua massima espressione e devozione nel momento delle “Passate” all’interno del Santuario, che per tre volte tutti gli uomini delle quattro categorie passeranno davanti all’effige della Madonna lasciando doni e offerte e infondendo la gioia nel gridare a squarcia gola “ Evviva Maria sia lodato il Santissimo Sacramento, Evviva la Madonna Santissima del Monte, evviva Gesù e Maria.” Questo è il “grido” della festa, che miscelato al rullo dei due tamburini, diventa unisono dentro l’eco della piccola chiesetta gremita di fedeli accorsi da ogni parte per assistere a questa tradizione del popolo Martano.
La lunga giornata del “Passanti” ( e di chi li segue vedi fotografi e cameramen) inizia alle 4,30 davanti ad una piccola edicola che racchiude l’effige della Madonna posta in Via Laertina si raduna un piccolo gruppo di persone composto dai signori delle quattro categorie, Casenghi, Bifolchi, Villani e Pescatori ed altre persone del paese. Don Roberto Fabbiani ,parroco di Marta, invoca la preghiera e con i tamburini il corteo inizia a camminare verso l’interno del borgo, e più si va avanti nel percorso più la gente si accoda. Il grido dei Passanti, i tamburini e i “botti” hanno il compito di “svegliare il popolo Martano”.
Il sole è sorto e gli uomini di Marta si radunano al Santuario della Madonna Monte per partecipare alla Messa delle ore 6 presieduta dal Vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza. Il piccolo Santuario, ex convento, diventa nell’arco di tutta la giornata il punto di aggregazione di tutta questa bellissima Festa. Alle 9 parte il corteo lungo Via Laertina già piena di gente, i Passanti sfilano davanti alle autorità presenti e imboccano la salita verso il Monte. Il vigore di questa tradizione viene trasmessa da padre in figlio, e questo vincolo di vita, viene precipito da chi osserva questa festa per la prima volta. Ed è questo il connubio eterno e profondo, che produce la linfa vitale a questa gente, una forza di coesione importante con l’obiettivo di portare avanti nel tempo una storia lunga centinaia di anni.
La giornata del “Passante” termina con il raduno sotto il Palazzo Comunale di tutto il popolo di Marta e la tanta gente che ha assistito a questa originale festa religiosa con la benedizione di Don Roberto Fabbiani. Sono molto legato a questa festa ed anche consapevole, e ogni tanto lo scrivo, che una fotografia può esprimere contenuti e dimensioni di vita che sono più potenti e più forti di un racconto ben scritto.
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