Poeta e preseparo ronciglionese doc, trapiantato a Caprarola per amore di sua moglie Elsa, scrive poesie, costruisce presepi e qualche volta torna al campo di calcio. Questo è Bruno Fiata, nel mio racconto.
Scrivo, dunque. Perché scrivo? Forse perché penso? Perché spero? O forse soltanto perché solo cosi raggiungo con me stesso l’armonia? Le parole si sommano. Si accarezzano. Piacere si aggiunge a piacere. L’infinito si rivela. Voglio iniziare questo breve racconto dedicato all’amico Bruno Fiata con una sua poesia intitolata Perché, tratta dalla sua ultima fatica letteraria dal titolo “Il tempo e l’attesa” (Edizioni La Caravella), dove Bruno raccoglie la propria maturità poetica con una scrittura avvolgente, nel solco dei ricordi – la data scelta per la presentazione di questo libro avvenuta il 25 aprile 2023, giorno dei cinquant’anni di matrimonio con Elsa. Come dice Bruno nelle prime pagine, dove ricorda la data: “18262 giorni vissuti nell’amore con la sua complessità, con il suo mistero. Grazie Elsa per questa meravigliosa avventura.
Bruno Fiata, ronciglionese doc, è anche vice presidente del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione, e dal 2003 ad oggi ha pubblicato 8 saggi poetici partecipando a diversi concorsi nazionali, aggiudicandosi riconoscimenti da parte delle giurie e della critica. La poesia di Bruno è acuta, va subito dritta al punto, richiama immediatamente il concetto mentale, fa vibrare e risveglia in noi i pensieri nascosti nella nostra memoria. Ma Bruno, oltre ad essere un abile artigiano della parola, è un “preseparo”: questa parola non esiste nel vocabolario della nostra lingua, e sta a significare “colui che realizza presepi”. “La realizzazione del presepio e la composizione di poesie viene spontanea”, mi dice Bruno, “come può essere un’alba e un tramonto; un sorriso ed un abbraccio. Le parole riportate sul foglio hanno la stessa caratteristica dei fiori nei prati, sono spontanee, così come la scenografia dei presepi, che viene nel modo più impensato e semplice, magari guardando un panorama, un ciocco di legno, una statuina. Il resto viene automaticamente come se ci fosse un copione da seguire. In realtà, tutto viene da una collaborazione tra mani ed istinto.” I presepi di Bruno sono molto originali, possono essere realizzati dentro una vecchia gomma di una ruota, dentro un cestino di vimini, sopra ad una tegola. “La mia unica abilità,” continua a dirmi Bruno, “è quella di non restare sordo al richiamo dell’arte, ed impegnarmi affinché questa possa avere un esito positivo e soddisfacente.”
Continuiamo la passeggiata nel centro storico di Ronciglione, da poco eletto uno dei più belli borghi d’Italia, e Bruno mi invita a visitare il piccolo giardino del Borgo di sopra, dove l’amministrazione comunale ha posto una targa nella quale scorre una sua poesia dedicata a tutti i turisti che visiteranno i vicoli e le piazzette ancora vive e popolate dagli abitanti, veri custodi di antiche storie e memorie.
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