Viterbo Immagine 2023, la biennale dedicata alla fotografia chiude i battenti con ottimi risultati. Prossima edizione, nel 2025

Viterbo Immagine 2023 chiude i battenti con ottimi risultati. Lo dice Enzo Trifolelli che, insieme a Giampiero Ascoli, ha ideato e prodotto un festival artistico, unico nella Tuscia, il quale ha saputo coniugare sapientemente molteplici forme d’arte dalla fotografia, passando per la pittura, digital art, installazioni e scultura, il tutto nel solco della storia del territorio

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“Con ben 14 incontri con esperti, artisti, docenti che hanno raccontato arte, storia e quant’altro del connubio tra pittura e fotografia, è andata come ti aspettavi? Il pubblico ha partecipato?”

“I risultati sono stati ottimi sotto tutti gli aspetti,” ci dice Enzo Trifolelli “la partecipazione a tutte le tematiche affrontate ha dato ottimi risultati, anzi, forse anche al di là delle aspettative. Quattro sono state le sezioni coinvolte: la fotografia mossa-movimentata con il concorso patrocinato dalla FIAF ha fatto registrare una notevole partecipazione, come pure il concorso “FoTotempismo”, sempre patrocinato dalla FIAF con primo premio di euro 1000,00, ha visto un’ottima partecipazione. Per precisione vorrei far presente che in Italia ci sono circa 500 circoli fotografici affiliati FIAF con oltre 5000 iscritti e 50.000 fotografi che ne orbitano intorno. Diciotto Regioni d’Italia hanno partecipato ai concorsi. Sempre parlando della fotografia, nel Circuito PLUS (OFF) sono arrivate adesioni anche al di là delle Alpi, quindi un vero successo considerando anche il tema proposto. Infatti per la prima volta, e in particolare nel circuito FIAF, il tema non è la solita fotografia istantanea, iconica, documentaria e d’impronta, ma per tutte le sezioni è una foto mossa-movimentata e in FoTotempismo, quest’ultimo una vera novità nel panorama artistico fotografico. Certamente per arrivare al concorso in FoTotempismo è stato necessario fare una campagna di incontri, workshop, conferenze, Talk, e altro ancora.

In aggiunta alla disciplina fotografica si è aggiunta la disciplina artistica della Pittura, Digital Art, Installazioni, Scultura ed altro ancora, ma con una prerogativa: quella di rappresentare lo Spazio con più prospettive rappresentate nella continuità del Tempo, in una parola lo SpazioTempismo, vera novità artistica in assoluto nel panorama conosciuto…

Avremo altre occasioni per approfondire. Ho constatato un risultato al di là di tutte le aspettative.”

“Nella presentazione della manifestazione parli di un linguaggio che non si modifica, un linguaggio morto, un linguaggio che non abbraccia l’arte, è un linguaggio che non rappresenta altro che il mondo chiuso nel passato. Ecco la domanda: chi ha partecipato ai concorsi fotografici legati alla manifestazione ha usato il linguaggio giusto?”

“Tutti i 129 artisti che hanno partecipato con le loro opere fotografiche hanno centrato l’obiettivo,” continua Enzo Tifolelli, “sia con il Mosso/Movimentato sia con il FoTotempismo cioè nei due temi soggetti a concorso. Anche nel Circuito PLUS (OFF) gli Autori si sono espressi ad altissimo livello. Nota molto importante, i concorsi dei temi Mosso Movimentato e FoTotempismo indetto dagli organizzatori di ViterboImmagine2023 sono in assoluto i primi in Italia, e forse anche altrove, ad essere indetti e di ciò questo Festival si può fregiare. Ma non è soltanto la fotografia a essere rappresentata nel Festival: altre discipline visive si sono espresse, e sempre con un concetto legato alla rappresentazione multiprospettica e con continuità del tempo rappresentato: in un’unica parola con il concetto dello SpazioTempismo. Quindi ecco che ci sono artisti che si sono espressi con la pittura, scultura, installazioni, digital art, altorilievo, ed altro facendo tesoro del motto “Moviamo la Mente”.

“Traggo sempre spunto dal pieghevole della manifestazione ideata da te e Gianpiero Ascoli, dove dici che osservare il mondo contemporaneo attraverso più prospettive e punti di vista è quanto richiede la società globalizzata. Ecco la domanda, leggendo il programma non vedo nessuna traccia del linguaggio fotografico e/o artistico dei giovani che impazza sui social, unico veicolo moderno di comunicazione con immagini. In futuro ci sarà uno spazio dedicato nella tua manifestazione?”

“Quella della società attuale è una richiesta implicita,” risponde Enzo Trifolelli, “e in questo caso il compito spetta all’arte che, con la sua visione che va oltre il semplice “razionale”, si pone a manifestare la visione multiprospettica con lo SpazioTempismo. Per quanto riguarda i giovani non è stata preclusa nessuna strada ad esprimersi con gli attuali mezzi, e le loro indicazioni sono preziosi per comprendere gli orientamenti futuri della manifestazione.”

“Da ultimo, forse è il caso di ringraziare chi ti aiutato in questa bellissima impresa.”

“Certamente! Sono state molte le persone, le Associazioni e le istituzioni che con il loro operato hanno reso possibile la realizzazione del Festival ViterboImmagine2023. In merito vorrei iniziare dagli enti che ci hanno dato l’opportunità di realizzare il Festival: Il Comune di Viterbo, che ha messo a disposizione il Museo Civico Luigi Rossi Danielli, il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz e il Museo Monumentale Colle del Duomo, quindi Archeoares, l’Associazione Archeotuscia ODV capofila della cordata delle Associazioni, l’associazione Culturale IL CASTELLO di Soriano nel Cimino, il Circolo Fotografico Photosophia di Roma, la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), alcuni fotografi e gruppi di appassionati del viterbese, i relatori degli incontri, i direttori e responsabili dei Musei e tante altre persone appassionate della nostra Tuscia compreso la BCC di Roma, la Galleria Chigi, i Viticoltori dei Colli Cimini, Tusciart Italia Eventi, te Maurizio, con il tuo supporto, e tanti altri.”