I Pugnaloni di Acquapendente, ogni anno offrono alla spettatore un momento di grande impatto comunicativo e di grande valore umano. Portando avanti una delle più belle feste che la nostra Tuscia ci offre.
Le immagini di Domenica 21 Maggio 2023 realizzate da Tuscia Fotografia, partendo dalla mattina, il pomeriggio con il Corteo e Processione e il gran finale con l’esultanza di chi festeggia la vittoria.
“Efficace, messaggio diretto, contrasto cromatico sorprendente. L’utilizzo dei pixel nella composizione, enfatizzata dalla scala cromatica, innova la tecnica, rendendo attuale la tradizione.”
Con questa motivazione il gruppo I Equipe Torre San Marco si aggiudica il primo posto nell’edizione 2023 dei Pugnaloni di Acquapendente. I grandi mosaici realizzati con fiori e foglie che diventano la massima espressione artistica in onore della Madonna del Fiore.
La terza domenica di maggio Acquapendente si apre al mondo, mi dice Loriano Ronca, delegato del Comune proprio per quanto riguarda tutto quello che gira intorno ai Pugnaloni. Questa manifestazione non si riduce alla domenica di cui si fa riferimento, ma è un lavoro costante fatto di progettazione, realizzazione e messa in opera che dura un anno intero, da moltiplicarsi per i quindici gruppi che fanno parte di questa grande ed unica manifestazione artistica. Uno spettacolo che vede insieme una miscela ben combinata tra fede, tradizione, folclore e arte.
Si comincia la mattina della domenica con tutti i gruppi che hanno terminato il lavoro ed espongono i Pugnaloni in punti caratteristici della cittadina, che già nelle prime ore si è riempita di turisti. Incontro la Sindaca Alessandra Terrosi sul piazzale del Duomo, con altri elementi della giunta, prima di entrare e partecipare alla Santa Messa celebrata da Don Enrico Castauro. La prima cittadina mi chiede come abbia trovato la sua città: le rispondo con una stretta di mano, dicendole che i Pugnaloni illuminano le piazze e le vie già addobbate con il giallo della ginestra, e che la grande isola pedonale dà modo a tutti di girare più agevolmente per godersi questo spettacolo.
La mattina passa velocemente fino ad arrivare al primo pomeriggio per l’uscita del corteo storico della cittadina e degli sbandieratori dalla chiesa di San Francesco, con la benedizione del parroco, alla presenza della sindaca e del Signore di Mezzomaggio Michael Nardini. Lo spettacolo si svolge in piazza G. Fabrizio all’ombra del Palazzo Comunale, davanti ad un folto pubblico e alle autorità civili e militari intervenute. Ospiti d’eccezione i musici e gli sbandieratori di Vignanello.
Ora si entra nella seconda fase e la temperatura sale e, anche se le nubi sembrano scomparse, c’è sempre qualcuno con il naso all’insù a guardare se piove. I Pugnaloni sono esposti tutti nel sagrato del Duomo, come per avere l’ultimo consenso da un pubblico che si mescola con i colori sgargianti delle felpe che identificano ogni singolo gruppo. Il corteo si muove alla volta della Piazza del comune, dove ad attendere i Pugnaloni e la Madonna del Fiore si sono formate due ali di persone, che applaudono ad ogni arrivo del gruppo che prende posto sotto gli archi del palazzo del comune.
Ad uno ad uno arrivano tutti e la piazza prende forma e colore per la terza fase. Passa la processione, con qualche difficoltà si fa spazio tra la folla che inizia a riempiere la piazza per assistere alla proclamazione del vincitore. Ecco, io mi fermerei qui: personalmente li reputo tutti vincitori, per la maestria nella realizzazione, nella sapienza d’interpretazione artistica, per la tradizione che si tramanda da secoli. Ad ogni modo, la competizione tra gruppi è viva e si sente, genuina al punto giusto, come a dire: domani siamo tutti amici, ma adesso che vinca il migliore.
La folla acclama e lo speaker annuncia il nome del signore di Mezzomaggio Daniele Lombardelli del Predio S. Stefano per l’anno 2024. Poi il vincitore della giuria popolare, con la targa a ricordo di Mario Ronchini, che viene assegnato al gruppo Corte Vecchia Selecao. Ed ora, cercando di sovrastare un tripudio di sirene e rumori indecifrabili, lo speaker annuncia i vincitori con le seguenti motivazioni, partendo dal sesto posto assegnato al Gruppo Rugarella per il loro “ideale di bellezza contemporanea, attinenza con la storia legata al miracolo della madonna del fiore. La palette dei rossi regala profondità ed emozione”. Quinto classificato il Gruppo I Equipe Via del Fiore: “la griglia ordita in testa di moro suddivide il colore e bilancia il bianco e nero in armonia compositiva di insieme. Interessante il linguaggio che, con il capovolgimento dei piani, amplia l’immaginazione”. Quarto classificato il Gruppo Corniolo Sas: “Forte visione di insieme, grazie ad una sintesi compositiva perfetta. Audace nella scelta non iconografica, con raffinata citazione della storiografica locale, che crea una dotta raffigurazione”. Terzo classificato il Gruppo Sant’Anna Gsa: “Effetto optical interessante, manifesto d’avanguardia che getta l’occhio al futuro. Abbondanti essenze, tecnica esecutiva elaborata nelle trame”. Al secondo posto il Gruppo Corte Vecchia Selecao: “vera esplosione che invade la composizione, prospettiva giottesca, ottime sfumature e ricerca non banale dei cromatismi”. Il primo, di cui ho già menzionato la motivazione, è il gruppo I Equipe Torre San Marco.
Vorrei terminare dicendo personalmente che in questo “gioco” non esistono sconfitti né vincitori, ma tante persone che creano ogni anno un momento di grande impatto comunicativo e di grande valore umano, portando avanti una delle più belle feste che la nostra Tuscia ci offre.
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