Corviano, Monumento Naturale

Da sempre il territorio di Soriano nel Cimino attrae le mie escursioni conoscitive della Tuscia. Questa volta sono qui con Salvatore e Antonella, amici fotografi, che si sono offerti di accompagnarmi a conoscere il Monumento Naturale di Corviano. I settanta ettari di territorio (dal 2007 diventato “Monumento Naturale”) immersi nella natura alle pendici del Monte Cimino, racchiudono al loro interno anche il passaggio umano di varie epoche, con le testimonianze ancora visibili di resti di cinta muraria etrusco-romana, tombe a fossa, ruderi di un castello e case rupestri scavate al limite degli strapiombi rocciosi che caratterizzano questo luogo singolare.

 

Il sentiero è segnato con indicazioni precise e inizia con l’attraversamento di un guado originato da un piccolo torrentello che arriva dalla campagna circostante. La strada inizia subito con una bella salita: non è la fatica che mi preoccupa, ma le nubi che si addensano sopra la nostra testa. Il meteo annuncia miglioramento dopo la pioggia mattutina che ora amplifica gli odori del muschio e rende gradevole la passeggiata in mezzo al bosco, che nel suo verde abbraccio ci accompagna verso la serie di antiche case rupestri.

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È Antonella che ci invita a entrare in queste caverne, alle quali si accede con dei gradini anch’essi scavati nella roccia e resi scivolosi dalla pioggia. E pensare che questi luoghi ora così disagevoli, sono stati per secoli le abitazioni di famiglie prima etrusche, poi romane, abitate nel medioevo e addirittura fino all’inizio del Novecento, quando i contadini e i pastori della zona le hanno usate come rifugio stabile. La sensazione del riavvolgimento del nastro è forte, ed è questo su cui riflettiamo mentre scattiamo fotografie. Si coglie il vissuto in ogni angolo della “casa”: appena si entra, con la visione totale dei vani, oppure quando ci si affaccia alla “finestra”, niente di più di un buco scavato nella roccia che permetteva di avere luce e aria.

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Risaliamo in superficie per goderci il panorama offerto dai “canyon” prodotti da antichi terremoti e che punteggiano questa zona compresa tra Soriano nel Cimino e Bomarzo.

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Lasciamo questo luogo antico e selvaggio sotto una pioggia che pian piano si fa sempre più intensa ma che il fitto bosco attenua leggermente nella passeggiata verso le nostre auto, parcheggiate a circa quindici minuti a piedi. Un altro luogo interessante che fa della Tuscia un territorio pieno di storia e di luoghi da visitare immersi nella natura ancora incontaminata.

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