Una bella domenica d’inizio marzo con un bel sole, ventosa quanto basta e con un pizzico di freddo forse anche per ricordarci che l’inverno non è ancora finito. Questa mattina ho un appuntamento con Angelo Mariotti, pittore – artista che mi farà conoscere una parte, da me poco conosciuta, del territorio di Gradoli.
Siamo sulle colline nord-occidentali del Lago di Bolsena, qui il panorama è unico e la mattinata ha una luce molto particolare. Il lago con il vento di tramontana rimane un po’ increspato verso Marta e Capodimonte e le due Isole hanno un bellissimo controluce. Iniziamo subito in salita per raggiungere la Montagnola altitudine circa 610 metri e quel pizzico di freddo qui è più pungente.
Percorriamo un lungo sentiero, che divide il bosco dalla sottostante e parallela strada regionale 146 Castrense, un sentiero in parte acciottolato che ci porta sulla strada di Monte Cavallone dov’è situata una faggeta. Ebbene si, una piccola faggeta che è cresciuta ad una altitudine di circa 500 mslm, dovete pensate che questi alberi hanno la loro diffusione da una quota compresa tra i 900 e i 1900 mslm, Angelo mi racconta che anche l’Università Agraria della Tuscia si è interessata a questa particolarità dendrologica al quanto inaspettata che arricchisce il territorio rendendolo unico.
La passeggiata continua con un sali e scendi in queste meravigliose colline con le strade circondate da ulivi e vigneti che regalano vini e olio extra vergine di oliva dalle qualiltà eccellenti e apprezzati in tutto il mondo. Nella strada del ritorno troviamo una bella casa con il cancello aperto. Un viale di cipressi ci porta all’ingresso, dove incontriamo Stefan e Sabine che Angelo conosce, e che ci invitano a prendere un caffè prima di proseguire gli ultimi chilometri per raggiungere Gradoli.
E come si può rifiutare un caffè preso sulla terrazza e beneficiare di un panorama esclusivo. Si riprende la camminata per arrivare a Gradoli dove saluto Angelo e prima di ripartire in macchina mi leggo il biglietto da visita che mi hanno consegnato Stefan e Sabine che recita così ; Sometimes the most productive thing is to relax; che tradotto vuol dire che a volte la cosa più produttiva e rilassarsi, verissimo !!
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