Acquapendente – Mi ha colpito subito per la sua bellezza appena scesi i gradini che t’invitano nella sala dove le luci si accendono inserendo un euro nell’apposito contenitore ed hanno un tempo limitato. La Cripta del Santo Sepolcro si presenta così, rigorosa e spoglia. Le sue ventiquattro colone sorreggono la storia di questo luogo unico della Tuscia, dove si trova la copia più antica al mondo del sepolcro di Gesù, tant’è che Acquapendente è chiamata la Gerusalemme d’Europa.
Una storia millenaria che inizia all’alba dei secoli dove la tradizione narra che la chiesa fu fondata da una regina diretta a Roma con una colonna di muli carichi d’oro per costruire un luogo di culto dedicato al Santo Sepolcro, ma i muli si sarebbero fermati proprio ad Acquapendente opponendosi a ripartire e facendo fare un sogno, durante la notte, alla regina che fu condotta a rescindere il viaggio e a concretizzare il proprio piano ad Acquapendente.
La verità è che la Cripta di Acquapendente è un vero gioiello di architettura da vedere, anche se non si è un pellegrino di passaggio lungo la Via Francigena.
Lascia un commento